La posizione dell’Ente estone per i medicinali già nel 2017 riguardo ai cannabinoidi nella medicina clinica basata sulla ricerca:

1. 1. Le sostanze che influenzano il sistema endocannabinoide hanno un potenziale di sviluppo farmaceutico in diversi campi medici
   2. Gli Stati devono consentire che gli studi preclinici e clinici sui cannabinoidi siano condotti liberamente per testare ipotesi scientificamente valide

   3. Il fumo di marijuana non è un metodo di somministrazione adatto per l’uso in medicina clinica o per la ricerca, devono essere sviluppati preparati con un metodo di somministrazione sicuro con una composizione nota con precisione;
   4. Affinché una molecola promettente possa diventare un farmaco, è necessario preparare un preparato di alta qualità e dimostrare un ragionevole equilibrio tra benefici e rischi in studi clinici randomizzati, anche per sostanze che agiscono sul sistema endocannabinoide;

Fonte: Dottore estone 2017; 96(6):354–356